Vangelo del Giorno

12. May 2024 : Sabato della VI settimana di Pasqua
S. Francesco De Geronimo, sacerdote S.J. (1642-1716)
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Atti degli Apostoli 18,23-28.

Trascorso ad Antiochia un pò di tempo, Paolo partì di nuovo percorrendo di seguito le regioni della Galazia e della Frigia, confermando nella fede tutti i discepoli.
Arrivò a Efeso un Giudeo, chiamato Apollo, nativo di Alessandria, uomo colto, versato nelle Scritture.
Questi era stato ammaestrato nella via del Signore e pieno di fervore parlava e insegnava esattamente ciò che si riferiva a Gesù, sebbene conoscesse soltanto il battesimo di Giovanni.
Egli intanto cominciò a parlare francamente nella sinagoga. Priscilla e Aquila lo ascoltarono, poi lo presero con sé e gli esposero con maggiore accuratezza la via di Dio.
Poiché egli desiderava passare nell'Acaia, i fratelli lo incoraggiarono e scrissero ai discepoli di fargli buona accoglienza. Giunto colà, fu molto utile a quelli che per opera della grazia erano divenuti credenti;
confutava infatti vigorosamente i Giudei, dimostrando pubblicamente attraverso le Scritture che Gesù è il Cristo.

Salmi 47(46),2-3.8-9.10.

Applaudite, popoli tutti,
acclamate Dio con voci di gioia;
perché terribile è il Signore, l'Altissimo,
re grande su tutta la terra.

Dio è il re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sui popoli,
Dio siede sul suo trono santo.

I capi dei popoli si sono raccolti
con il popolo del Dio di Abramo,
perché di Dio sono i potenti della terra:
egli è l'Altissimo.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 16,23b-28.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà.
Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
Queste cose vi ho dette in similitudini; ma verrà l'ora in cui non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi parlerò del Padre.
In quel giorno chiederete nel mio nome e io non vi dico che pregherò il Padre per voi:
il Padre stesso vi ama, poiché voi mi avete amato, e avete creduto che io sono venuto da Dio.
Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre».

Se lo imiti, gli rassomiglierai

Quando conoscerai Dio come egli è, avrai un corpo immortale e incorruttibile come l'anima e avrai raggiunto il Regno dei cieli. Poiché durante la vita terrena hai riconosciuto il re celeste, sarai della famiglia di Dio e coerede con Cristo, non più schiavo delle tentazioni, passioni e malattie, poiché sarai diventato Dio.

Le sofferenze che avrai passato in quanto uomo Dio te le ha date perché sei uomo; ma tutto quanto appartiene a Dio, lui promette di accordartelo quando sarai divinizzato e divenuto immortale. ""Conosci te stesso" riconoscendo Dio che ti ha fatto. Conviene a colui che Dio chiama di riconoscerlo e di essere da lui riconosciuto. (...)

"Cristo è sopra ogni cosa" (Rm 9,5) e ha ordinato che il peccato degli uomini sia lavato, per ricreare nuovo l'uomo vecchio che aveva chiamato sua immagine fin dall'inizio, e provarti così la sua tenerezza. Se obbedisci ai comandamenti e se, per tua bontà, imiti colui che è buono, gli rassomiglierai e ti onorerà; poiché Dio non è nell'indigenza, ti farà Dio per la sua gloria.